Mascherine protettive emergenza Covid-19

Reading Time: 14 minutes

Mascherine protettive emergenza Covid-19


In questa pagina trovi notizie e aggiornamenti riguardanti mascherine in generale per l’emergenza sanitaria in corso.
In particolare troverai una classificazione delle mascherine, le caratteristiche tecniche e di impiego che le differenziano, alcuni dettagli costruttivi e un approfondimento sulle mascherine filtranti (“libere”, o “per la collettività”).

In fondo alla pagina ogni sera sono aggiornati grafici e numeri dell’emergenza Covid-19.

In altra pagina del blogtroverai Decreti Legge, Circolari ministeriali, Norme UNI e richieste di Regione Lombardia relative a mascherine e tessili medicali.

Dal 12 aprile ho pubblicato una ulteriore apposita pagina (agg. 26/04/2020) dedicata espressamente alle mascherine chirurgiche “certificate”, con dettagli costruttivi, caratteristiche dei tessuti non tessuti e valutazioni tecniche e normative.


(Ultimo aggioramento: 02/05/2020 – h 19:42)

Mascherine protettive realizzabili

Le mascherine protettive possono essere suddivise in tre gruppi per funzione svolta, caratteristiche realizzative e norme da rispettare.
Ecco le tipologie di mascherine protettive oggi realizzabili, in base al D.L. 17/03/2020, n. 18 (G. U. n. 70, 17/03/2020).

Immagine indicativa
Gruppo GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3
Scopo Protegge gli altri Protegge chi la indossa Mascherina filtrante
Che cosa sono Sono dei “DM”
Dispositivi Medici
Sono dei “DPI”
Dipositivi di Protezione Individuale
NON sono dispositivi medici
NON sono dispositivi di protezione individuale
Norme da rispettare UNI EN 14683: 2019
UNI EN ISO 10993-1:2010
Sistema Gestione QualitĂ  certificato
ISO13485 oppure
GMP (Good Manufacturing Practices)
EN 149:2001+A1:2009
oppure N95 NIOSH
Fabbricazione in azienda con
Sistema Gestione QualitĂ  certificato
ISO13485 oppure
GMP (Good Manufacturing Practices)
Nessuna Norma da rispettare
ma “assoluta assunzione
di responsabilità da parte del produttore”
(vedi significato piĂą oltre)
Tipologie Tipo I Tipo II Tipo IIR FFP1 FFP2 FFP3 A propria inventiva
Efficacia di filtrazione batterica (BFE) ≥ 95% ≥ 98% ≥ 98% – – – Suggerito ≥ 70%
Efficienza filtrazione particellare (PFE) – – – ≥ 80% ≥ 94% ≥ 99% Suggerito ≥ 50%
Resistenza al fuoco (autoestinguente) – – – si si si –
TraspirabilitĂ  (Pa/cmq)
Espressa come pressione differenziale
< 40 < 40 < 60 60 – 300 70 – 300 100 – 300 Suggerito ≤ 60
Idrofobia (colonna acqua in mbar) no no >= 160 – – – Suggerita
Limite alla carica batterica
su maschera finita
si si si – – – Possibilmente
Non assorbimento umidità del respiro si si si – – – Possibilmente
Aderenza al viso La migliore possibile Perfetta Possibilmente
RiutilizzabilitĂ  no no no opzionale opzionale opzionale opzionale
Presenza di valvole no no no opzionale opzionale opzionale –
Marcatura CE Non richiesta in emergenza Covid Non richiesta in emergenza Covid NO
Produzione dopo emergenza Covid-19 Solo con marcatura CE Solo con marcatura CE Non nota
NOTE Dettagli delle prove descritti nella
Norma EN 14683vedi articolo dedicato cliccando qui
Dettagli costruttivi e prove descritti nella
Norma EN 149
Dettagli formali e legali pubblicati nel testo seguente


Norme richiamate (oggi scaricabili gratuitamente, vedi oltre):
UNI EN 14683 : Requisiti e Metodi di prova per Mascherine Facciali ad uso medico
UNI EN 10993-1 : Valutazione biologica dei dispositivi medici, P.te 1 Valutazione e prove all’interno di un processo di gestione del rischio
UNI EN 149 : Dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Semimaschera filtrante per proteggere da particelle. Requisiti, prove, marcatura
N95 NIOSH : Dispositivi di protezione individuale per Operatori Sanitari. Si rimanda alla UNI EN 149 di cui sopra, considerata equivalente
GMP (Good Manufacturing Practices). Si tratta di principi e linee guida per l’implementazione di un Sistema Qualità (simili alla ISO 9001) stabiliti in due documenti:
âś“ Direttiva 2003/94/EC
âś“ Direttiva 91/412/EEC
✓ Guida e interpretazione GMP disponibile nel Volume 4 dell’EudraLex della Commissione Europea

Gruppo 1. Mascherine per uso medico chirurgico.

Queste mascherine protettive proteggono le persone circostanti, ma poco la persona che le indossa. Se la persona che indossa questa mascherina è infetta, la mascherina limita (non “elimina”) la possibilità di infettare persone circostanti. Sono “dispositivi medici (DM)” e pertanto usati da medici, operatori sanitari, forze dell’ordine per limitare il rischio di contagiare persone alle quali si avvicinano per ragioni professionali. Le persone che indossano queste mascherine sono poco e per nulla protette se la persona davanti a loro è contagiosa.
Caratteristiche:
✓ Materiale: 3 strati di “tessuto non tessuto”. Intermedio è “tessuto barriera”: polipropilene microfibra 1-3 micron
âś“ ConfomitĂ  alla norma UNI EN 14683+AC:2019
âś“ ConfomitĂ  alla norma UNI EN ISO 10993-1:2010
âś“ Prodotte in impresa con Sistema QualitĂ  tipo ISO 13485 oppure GMP (Good Manufacturing Practices)

Puoi scaricare le norme oggi in via gratuita cliccando qui (e registrandoti).
Trattandosi di dispositivi medici, il soggetto di riferimento per la produzione è l’Istituto Superiore di Sanità.
Alcuni criteri sono sabiliti dall’Art. 15, D.L. 17/03/2020, n. 18 (G.U. n. 70 del 17/03/2020) riportato più sotto. All’art.16 inoltre si precisa che – finchè perdura emergenza sanitaria Covid-19 – queste mascherine sono utilizzabili da lavoratori che si trovino a lavorare a meno di un metro di distanza, come fossero DPI (D.L. 17/03/2020 – Art. 16 – Comma 1).

Attenzione. La “deroga” concessa sta nel fatto che si può omettere l’iter di marcatura CE, ma tutti i requisiti delle norme citate devono essere rispettati. Infatti il Decreto dice: “gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio“. Non in deroga alle vigenti norme di fabbricazione.

Informazioni dettagliate sulla fabbricazione di queste mascherine sono disponibili dal 12/04 in apposito articolo dedicato.

Gruppo 2. Mascherine dispositivi di protezione individuale

Al contrario delle precedenti, queste mascherine protettive proteggono la persona che la indossa, ma poco o nulla le persone circostanti. Se la persona che indossa questa mascherina è sana, la mascherina riduce drasticamente la possibilità di essere infettati da persone circostanti. Sono “dispositivi di protezione individuale (DPI)”, pertanto dovrebbero essere usate da medici e operatori sani che in tale stato devono mantenersi per continuare a curare o avvicinare persone infette.

Se indossate da persona infetta, possono provocare spargimento di infezione a persone sane circostanti. Infatti, sulla parte anteriore può essere presente una specie di tappo: non si tratta di un filtro, ma di una valvola, la quale apre completamente quando si espira, rilasciando senza alcuna filtrazione il respiro di chi la indossa. La mascherina protettiva è spessa e aderisce al viso in modo ermetico: la valvola consente una più agevole espirazione. Tuttavia, come è intuibile, se chi la indossa è infetto, si sparge il contagio alle persone circostanti.

Queste mascherine sono marcate FFP1, FFP2, FFP3 in base al loro potere di filtrazione, pari rispettivamente all’ 80%, 94%, 99%.
Queste sono mascherine protettive utilizzabili da lavoratori che si trovino a lavorare a meno di un metro di distanza (D.L. 17/03/2020 – Art. 16 – Comma 1) tuttavia, finchè perdura emergenza sanitaria Covid-19, allo scopo possono essere impiegate anche le mascherine chirurgiche del gruppo 1 qui sopra (ma non quelle del gruppo 3). Vedi Decreto cliccando qui.

Caratteristiche:
âś“ ConformitĂ  alla norma UNI EN 149:2009 (30 pagine in cui si specificano dettagli costruttivi, dati tecnici, prove, ecc.)
Puoi scaricare la norma oggi in via gratuita cliccando qui (e registrandoti).
Trattandosi di dispositivi di protezione individuale, il soggetto di riferimento per la produzione è l’INAIL.
Attenzione. La “deroga” concessa sta nel fatto che si può omettere l’iter di marcatura CE, ma tutti i requisiti della norma citata devono essere rispettati. Infatti il Decreto dice: “gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio“.

Gruppo 3. Mascherine filtranti (libere)

Dedico più spazio a questo tipo di mascherine perchè tutti le stanno producendo, in casa, o in fabbrica.
Queste mascherine esteticamente assomigliano alle chirurgiche (gruppo 1) e dovrebbero servire per proteggere le persone circostanti. Se la persona che indossa questa mascherina è infetta, a seconda di come questa mascherina filtrante è stata realizzata, essa può, in qualche misura, limitare (non certo “eliminare”) la possibilità di infettare persone circostanti.

Queste mascherine filtranti NON sono dispositivi medici (DM) e NON sono dispositivi di protezione individuale (DPI) perchè in questa fase di emergenza possono essere prodotte senza rispettare le rigide norme previste per fabbricare mascherine dei gruppi 1 e 2 precedenti.

Questa libertà produce mascherine che non sono state nè progettate, nè testate in base a regole precise e pertanto NON può esservi garanzia che limitino il rischio di contagio delle persone circostanti, così come NON può esservi garanzia che mantengano sano colui che la indossa quando si avvicinai a persone contagiose. Per queste ragioni le mascherine filtranti (gruppo 3) NON devono e non possono essere usate da medici, operatori sanitari, forze dell’ordine e da lavoratori che debbano operare a meno di un metro di distanza. La ragione è dunque che non vi è certezza di protezione perchè liberamente prodotte.

Devo però aggiungere

…che queste “mascherine filtranti” (sempre a seconda di come sono realizzate) possono limitare lo scambio di droplet fra persone, con un certo beneficio per il rischio contagio. I droplet sono le piccole goccioline di saliva o muco, solitamente invisibili, emesse involontariamente da chiunque parla, tossisce o starnutisce. La mascherina diventa quindi uno schermo fisico avente una certa azione filtrante quasi sicuramente in grado di intercettare almeno parte dei droplet vaganti nell’aria. Droplet generati tanto da chi indossa la mascherina, quanto da chi si trova nelle immediate vicinanze. Si può quindi concludere che conferiscono nella pratica un modesto e assai variabile grado di protezione, sicuramente meglio di niente.

Questo effetto di protezione è incerto, modesto, dipende da come la mascherina è realizzata, da come viene indossata, da quanto tempo la si sta usando, dalla carica virale presente nei droplet: tutte ragioni da cui appare chiaro che la masherina filtrante liberamente prodotta non può essere classificata “dispositivi di protezione” (come quelle complesse del gruppo 2), e nemmeno offre la garanzia delle chirurgiche (gruppo 1), realizzate e testate in base a norme molto rigide e severe.

La circolare ministeriale

Questa circolare specifica ad oggi che cosa NON sono queste mascherine, ma precisa bene le responsabilitĂ  di chi le pone sul mercato!
La ragione è presto detta: non devono ingannare chi le acquista e le impiega facendogli ritenere di essersi dotato di un grado di protezione che invece non esiste, perchè la mascherina è stata realizzata senza alcuna verifica della sua reale capacità protettiva e senza alcuna certificazione normativa. Però, ribadisco, è comunque meglio di niente!

Ecco la sintesi di quanto si desumere circa le “mascherine filtranti”.

Catatteristiche:
âś“ non sono mascherine chirurgiche (non sono dispositivi medici)
âś“ non sono dipositivi di protezione individuale (non sono DPI)
âś“ non necessitano di rispondere ad alcuna norma
âś“ occorre specificare in etichetta una serie di informazioni chiare e dettagliate
âś“ non devono arrecare danno a chi le utilizza
âś“ non devono comportare rischi aggiuntivi per chi le utilizza

Il produttore deve prevedere la destinazione d’uso e deve assumersi ogni responsabilità circa gli ultimi due punti di cui sopra.

Mascherine libere: qualche suggerimento

Dati i volumi delle richieste attuali e il desiderio di contribuire a limitare rischi e danni del Covid-19, moltissime aziende hanno deciso di avviare produzioni ingenti.
In proposito, parrebbe opportuno suggerire alcuni aspetti fra i quali:

  • una attenta valutazione di responsabilitĂ  e rischi derivanti dalla loro messa in commercio
  • il rispetto delle norme minime per la messa sul mercato
  • l’opportunitĂ  di rispettare almeno qualche requisito minimo previsto per le mascherine del gruppo 1.

Quest’ultimo punto può essere perseguito leggendo con pazienza la norma UNI EN 14683, la quale spiega come vanno realizzate e testate le mascherine chirurgiche del gruppo 1 e traendo così qualche spunto per realizzare la popria produzione. Per esempio, sarebbe opportuno fare mascherine in modo da ottenere un certo grado di filtrazione batterica, e/o una elevata traspirabilità, e/o una idrorepellenza sul lato esterno, e/o una antibattericità della superficie interna a contatto con le labbra, e via dicendo. Se vuoi vedere come sono costruite le mascherine chirurgiche (gruppo 1), puoi leggere l’articolo dedicato pubblicato il 12 aprile.

Il suggerimento è di evitare la produzione di mascherine “discutibili”, delle quali – magari a posteriori – si potrebbe essere chiamati a dimostrare il non incremento di rischio per chi le aveva impiegate o, peggio, la non responsabilità di un contagio fatale. Molto importante è quindi anche l’etichettatura, di cui parlo nel prossimo paragrafo poco oltre.

Etichettatura di mascherine filtranti (Gruppo 3)

I vincoli esistenti per la messa sul mercato di queste mascherine “libere” riguardano anche obblighi di apporre in modo evidente alcune indicazioni.
Quelle elencate di seguito sono solo indicazioni che suggerisco a titolo indicativo, senza responsabilità: lascio ovviamente a ciascun produttore il compito di definire che cosa esattamente apporre sul proprio prodotto. Le mie indicazioni sono in parte dettate da disposizioni di legge, in parte perché le riterrei doverose, in parte per consentire al produttore di prendersi un minimo di cautele.

  1. Nome/Ragione Sociale e indirizzo del produttore
  2. Scritta: “Mascherina filtrante ad uso esclusivo della collettività. Non per uso sanitario o sui luoghi di lavoro”.
  3. Scritta “Non è un dispositivo di protezione individuale, né un dispositivo medico”
  4. Scritta: “Conforme alle indicazioni della Circolare Min. Salute 0003572-18/03/2020 GAB-GAB P”
  5. Scritta: “Uso singolo. Obbligo di rispettare le norme di distanziamento fra persone. Non utilizzabile durante il servizio dagli operatori sanitari, né da lavoratori per i quali è prescritto l’uso di dispositivi di sicurezza”.
  6. Composizione fibrosa
  7. Eventuali simboli di lavaggio (se previsto lavaggio e riutilizzo)
  8. Eventuali istruzioni di disinfezione (prima dell’uso e se previsto il riutilizzo)
  9. Istruzioni per lo smaltimento
  10. Riferimento di tracciabilità del produttore (come minimo: lotto n. …. prodotto il…)

Le dimensioni delle particelle

Credo che una immagine possa rendere l’idea meglio di qualunque scritto.
Si comprende l’importanza dell’azione filtrante, facile per i droplets, meno per i batteri, difficilissima per il virus Covid-19.

Articoli di interesse

Segnalo una interessante pubblicazione dell’Istituto Superiore di Sanità in cui si chiariscono bene le mascherine protettive da impiegare nelle diverse situazioni.
Si tratta di indicazioni ufficiali che non possono essere ignorate da chi intende dedicarsi alla produzione di mascherine protettive.
Per scaricare la pubblicazione (pdf, 12 pagg.) cliccare qui.
Segnalo inoltre un paio di siti con gli ultimi sviluppi in fatto di materiali, prove e certificazioni

Laboratori prova di mascherine dei Gruppi 1 e 2

Per quanto attiene le mascherine protettive in generale è attrezzato il Politecnico di Milano.
Unico Laboratorio in grado di effettuare verifiche in base alla Norma UNI EN 14683+AC:2019 è in Belgio:
– CENTEXBEL – Technologiepark-Zwijnaarde 70 – 9052 Gent – Belgio Tel. +32 9 220 41 51 – info@centexbel.be – http://www.centexbel.be/

_____________________________________________________________________

Nota statistica su grafici e dati di Covid-19

Quanto segue sono dati ufficialmente comunicati e grafici ricavati dalla personale elaborazione dei dati ufficiali.
Attenzione: non vi è evidenza che i dati ufficiali e i grafici che ne derivano riflettano la situazione esatta.
Il numero di morti e il relativo grafico sono abbastanza rappresentativi, pur non essendo certi in modo assoluto.
Tutti gli altri numeri, grafici e linee di tendenza sono invece incerti, perché si basano tutti su un solo dato di partenza ufficialmente comunicato ogni giorno, ovvero il “numero di nuovi contagiati”.

Questo numero rappresenta i positivi al tampone rilevati ogni giorno.

Il numero dipende da (almeno) altri due fattori non comunicati frequentemente, ovvero: (i) quanti tamponi sono stati fatti quel giorno e (ii) come era composto l’insieme di persone alle quali è stato fatto il tampone.
Esempio. Un giorno si eseguano 8mila tamponi e il giorno dopo 10mila e supponiamo che nei due giorni il tasso di contagio resti uguale e pari al 30%. La comunicazione diffusa sarà: 2400 nuovi contagi il giorno uno; 3000 nuovi contagi il giorno dopo. La conclusione è si sono avuti 600 nuovi contagi, con incremento del 25% rispetto al giorno prima. Questo non è vero. Il tasso reale di incremento dei contagi è zero. Ciò che è cambiato è l’intensità dei controlli e, con essa, il numeri assoluti dei positivi rilevati.

Per conoscere il vero incremento dovremmo conoscere anche il numero di tamponi effettuati e non solo il numero di positivi. In tal caso registreremmo ancora un margine di errore dovuto alla disomogeneitĂ  del campione testato, ma il tasso di incremento sarebbe in ogni caso piĂą accurato di quello che oggi possiamo conoscere.

_____________________________________________________________________

Grafici e dati dell’infezione in Italia

02 maggio 2020 – 71° giorno

Nei grafici dei “Fattori di crescita”, valori di 1 (o minori) significano che il numero giornaliero è uguale (o minore) del giorno precedente. La situazione migliora quando questa curva scende sotto il valore 1 e, si spera, raggiunga lo zero.
Pubblico le linee di tendenza solo nei giorni in cui le giudico ragionevolmente attendibili, a causa della forte variabilitĂ  dei dati che pervengono quotidianamente.

Nota = La punta del 2 maggio tiene conto di 282 decessi avvenuti nel mese di aprile e sommati solo oggi a causa dell’aggiornamento complessivo che ogni fine mese forniscono i Comuni della Lombardia. (fonte: Protezione Civile)

# ITALIA Totale
Contagiati
Contagi
del giorno
Fattore di crescita
dei contagi
Totale
Deceduti
Decessi
del giorno
Fattore di crescita
dei decessi
0 21-feb 6 6
1 22-feb 76 70 11,667
2 23-feb 219 143 2,043
3 24-feb 229 10 0,070
4 25-feb 322 93 9,300
5 26-feb 617 295 3,172
6 27-feb 867 250 0,847
7 28-feb 938 71 0,284
8 29-feb 1166 228 3,211
9 01-mar 1694 528 2,316
10 02-mar 2041 347 0,657
11 03-mar 2502 461 1,329 79 79
12 04-mar 3089 587 1,273 107 28 0,354
13 05-mar 3858 769 1,310 148 41 1,464
14 06-mar 4636 778 1,012 197 49 1,195
15 07-mar 5883 1247 1,603 233 36 0,735
16 08-mar 7375 1492 1,196 366 133 3,694
17 09-mar 9172 1797 1,204 473 107 0,805
18 10-mar 10149 977 0,544 631 158 1,477
19 11-mar 12462 2313 2,367 827 196 1,241
20 12-mar 15113 2651 1,146 1016 189 0,964
21 13-mar 17660 2547 0,961 1266 250 1,323
22 14-mar 21157 3497 1,373 1441 175 0,700
23 15-mar 24747 3590 1,027 1809 368 2,103
24 16-mar 27980 3233 0,901 2158 349 0,948
25 17-mar 31506 3526 1,091 2503 345 0,989
26 18-mar 35701 4195 1,190 2968 465 1,348
27 19-mar 41035 5322 1,265 3405 437 0,940
28 20-mar 47021 5986 1,125 4032 627 1,435
29 21-mar 53578 6557 1,095 4825 793 1,265
30 22-mar 59138 5560 0,848 5476 651 0,821
31 23-mar 63927 4789 0,861 6078 602 0,925
32 24-mar 69176 5249 1,096 6820 742 1,233
33 25-mar 74386 5210 0,993 7503 683 0,920
34 26-mar 80539 6153 1,181 8165 662 0,969
35 27-mar 86498 5959 0,968 9134 969 1,464
36 28-mar 92472 5974 1,003 10023 889 0,917
37 29-mar 97689 5217 0,873 10779 756 0,850
38 30-mar 101739 4050 0,776 11591 812 1,074
39 31-mar 105792 4053 1,001 12428 837 1,031
40 01-apr 110574 4782 1,180 13155 727 0,869
41 02-apr 115242 4668 0,976 13915 760 1,045
42 03-apr 119827 4585 0,982 14681 766 1,008
43 04-apr 124632 4805 1,048 15362 681 0,889
44 05-apr 128948 4316 0,898 15887 525 0,771
45 06-apr 132547 3599 0,834 16523 636 1,211
46 07-apr 135586 3039 0,844 17127 604 0,950
47 08-apr 139422 3836 1,262 17669 542 0,897
48 09-apr 143626 4204 1,096 18279 610 1,125
49 10-apr 147577 3951 0,940 18849 570 0,934
50 11-apr 152272 4695 1,188 19468 619 1,086
51 12-apr 156363 4091 0,871 19899 431 0,696
52 13-apr 159516 3153 0,771 20465 566 1,313
53 14-apr 162488 2972 0,943 21067 602 1,064
54 15-apr 165155 2667 0,897 21645 578 0,960
55 16-apr 168941 3786 1,420 22170 525 0,908
56 17-apr 172434 3493 0,923 22745 575 1,095
57 18-apr 175925 3491 0,999 23227 482 0,838
58 19-apr 178972 3047 0,873 23660 433 0,898
59 20-apr 181228 2256 0,740 24114 454 1,048
60 21-apr 183957 2729 1,210 24114 534 1,176
61 22-apr 187327 3370 1,235 25085 437 0,818
62 23-apr 189973 2646 0,785 25549 464 1,062
63 24-apr 192994 3021 1,142 25969 420 0,905
64 25-apr 195351 2357 0,780 26384 415 0,988
65 26-apr 197765 2414 1,024 26644 260 0,627
66 27-apr 199414 1649 0,683 26977 333 1,281
67 28-apr 201505 2091 1,268 27359 382 1,147
68 29-apr 203591 2086 0,998 27682 323 0,846
69 30-apr 205463 1872 0,897 27967 285 0,882
70 01-mag 207428 1965 1,050 28236 269 0,944
71 02-mag 209328 1900 0,967 28710 474(*) 1,762(*)

(*) = Il dato tiene conto di 282 decessi avvenuti nel mese di aprile e classificati solo oggi, a causa dell’aggiornamento complessivo che ogni fine mese forniscono i Comuni della Lombardia. (fonte: Protezione Civile)

[Source: Ing. Piero Sandroni piero.sandroni@gmail.com]

Comments (0)

No comments at this moment

Il nostro sito web fa uso di cookies per migliorare l'esperienza dell'utente e raccomandiamo di accettarne l'utilizzo per sfruttare a pieno la navigazione.

Con l'entrata in vigore del regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR), abbiamo aggiornato la nostra privacy policy che descrive come raccogliamo, memorizziamo ed elaboriamo i dati che ci vengono trasmessi.

consulta la versione aggiornata della politica sulla PRIVACY